Darkrainbows


Gli Anni '80 - NEW WAVE    

È impossibile definire gli anni ’80 un blocco musicale unico e ben definito. Troppi fenomeni musicali hanno caratterizzato questo periodo. Mi trovo costretto quindi a dividerlo su più pagine, citando i fenomeni più importanti di questo decennio, cercando di non dimenticarne nessuno.

Paradossalmente gli anni ’80 si dovrebbero far iniziare nel 1978, l’anno successivo all’esplosione mondiale del punk, con la nascita di centinaia di gruppi che partendo da una situazione di tabula rasa si diedero a nuove superbe ricerche musicali, cui alcuni hanno dato il nome di new wave o post-punk. Di fatto tutto nasce da qui. Ciò vuol dire che gli 80s sono sostanzialmente un decennio di grande innovazione ed ecletticità, con il tentativo di innovare il verbo del rock sia con la nascita di nuovi generi (come il metal, il punk-core, ecc.), sia con la ricerca di un maggiore legame (e in certi casi di fusione) tra rock e generi tendenzialmente autonomi e quasi ghettizzati (la black music, con il variegato mondo soul, disco e funk; l’affermazione del rap), oltre all’“invenzione” della musica elettronica, con il proliferare dei nuovi verbi techno e house che esploderanno nella seconda metà degli ‘80s. Dal punto di vista commerciale non tutti questi movimenti musicali hanno trovato riscontro a livello popolare, di qui ad esempio il successo del synth-pop .

Quindi partiamo dalla trasformazione del Punk che si è chiuso con la geniale mente di David Byrne per rinascere in uno stile unico definito Post Punk / New Wave Il punk-rock britannico fu affiancato fin dagli inizi da un movimento gotico che incanalava la violenza e la frenesia dei Sex Pistols verso atmosfere evocatrici di immagini orrifiche e rituali esoterici. Stranglers e Siouxsie Sioux (1) furono tra i primi a dare fuoco alle polveri. In ogni caso non si trattò certo di un fuoco clamoroso e persino il più innovativo album di Siouxie, The Scream (1978), fu, nella sostanza, un catalogo di imbarazzanti stereotipi. Molto più abrasive furono le sonorità espresse dagli X-Ray Spex (1) sul loro unico album, Germfree Adolescents (1978), grazie alle urla barbariche della cantante Poly Styrene (Marion Elliot) e al sassofono dissonante di Lora Logic (Susan Whitby). Le opere più interessanti del dark-punk furono quelle che scolpirono un suono similmente tetro e oscuro, ma che evitarono i toni da fumetto o da film horror. I Cure (3), in particolare, introdussero nel rock'n'roll un'ansia esistenziale simile a quella presente nelle opere di Camus e Sartre. Three Imaginary Boys (1979) propose in effetti un cocktail micidiale di iper-realismo cinico, espressionismo macabro e paranoia morbosa. Pornography (1982)

capitalizzò queste premesse con un viaggio filosofico al centro dell'anima fragile e romantica del cantante e chitarrista Robert Smith. Dopo la conversione al pop, inaugurata con l'inferiore, per quanto scomposto, Kiss Me Kiss Me Kiss Me (1987),

i Cure raggiunsero il loro zenit espressivo con Disintegration (1989), disco in grado di bilanciare le pedanti declamazioni di Smith con pezzi arrangiati in modo talmente elaborato da sembrare poemi sinfonici.

Unknown Pleasures (1979) e Closer (1980), i due album incisi dai Joy Division  prima che il cantante Ian Curtis si suicidasse e il resto della band evolvesse nei New Order, coniarono un nuovo tipo di rock gotico, decadente, futurista e psichedelico, sintetizzando un improbabile miscuglio di Doors, Kraftwerk e Black Sabbath.

 

 Melodie agghiaccianti, cadenze funeree, arrangiamenti elettronici e dissonanze inusitate interpretarono la desolazione industriale come un incubo personale. La loro carriera si concluse con il singolo Love Will Tear Us Apart (1980), che segnò a sua volta l'inizio di un nuovo genere: il synth-pop. Malgrado i suoi limiti artistici, il dark-punk godette di un folto pubblico. Suoni cavernosi, voci glaciali, cadenze pesanti, passi marziali e chitarre distorte divennero tanto diffusi quanto le declamazioni dei punk-rocker. La noia esistenziale e le tendenze suicide si spostarono in primo piano, rimpiazzando la ribellione come tema principale del punk-rock. La stessa morbosa sensibilità ispirò gruppi tanto diversi quanto i Passions, i Theatre of Hate (che in seguito evolsero negli Spear of Destiny) e i Comsat Angels. Fortunatamente, altri musicisti andarono oltre l'oscurità e coniarono nuovi linguaggi musicali che erano non meno depressi, ma molto più creativi, in grado di capovolgere gli elementi della musica rock per ricreare un senso di perdita e desolazione. I macabri e magniloquenti psicodrammi dei Bauhaus (1) dipinsero le atmosfere più opprimenti, da Bela Lugosi's Dead (1979) a Lagartija Nick (1982), passando per i morbosi effetti sonori di In the Flat Field (1980) e soprattutto per il dance-pop elettronico di Mask (1981). I Killing Joke (2) furono meno cerebrali e più fisici dei Bauhaus, come dimostrano gli spasimi dissonanti e tribali dei loro primi singoli Requiem (1979) e Wardance (1979) e il loro primo album, Killing Joke (1980), composizioni altrettanto potenti quanto la danza moderna dei Père Ubu. Come il resto del contingente gotico, durante gli anni '80 i Killing Joke dispersero il loro talento rappresentando le loro visioni attraverso ritmi da ballo, ma alla fine Martin Atkins rivitalizzò la band con le sonorità fragorose e barbariche di Extremities, Dirt & Various Repressed Emotions (1990). Gli Psychedelic Furs (1) situarono l'elemento gotico al confine con lo spleen decadente dei Roxy Music, le trenodie acide dei Velvet Underground e i melodrammi futuristici dei Van Der Graaf Generator. Il risultato, soprattutto su Talk Talk Talk (1981), fu tanto sofisticato quanto ossessivo. Tutto ciò fu facilmente superato dal più eccentrico dei gruppi dark, i Virgin Prunes (2), provenienti dall'Irlanda e promotori di un approccio al gotico del tutto diverso, un approccio che mescolava rituali arcaici con la musica d'avanguardia. Il loro grottesco grand guignol impregnò sia i rituali demoniaci di Heresie (1982) che il prog-rock di If I Die I Die (1982). Il picco creativo di questa scuola fu raggiunto con il suono astratto, concettuale e intriso di dub dei (21), il gruppo formato da Johnny "Rotten" Lydon dopo lo scioglimento dei Sex Pistols, con il bassista Jah Wobble e il chitarrista Keith Levene. First Issue (1978) annunciò una nuova forma musicale fatta di ritmi pesanti, chitarre distorte, urla dementi. Second Edition (1979) fu il disco che trasformò il punk-rock in musica da camera. Rallentando il tempo in uno stile simile ad acid-rock dilatato e spruzzando i monologhi psicotici di Lydon con echi deformati di musiche giamaicana, medio orientale e africana, il complesso iniettò un disturbante senso di solitudine e paura nei loro prolungati pezzia struttura libera. Questa prassi raggiunse un'intensità claustrofobica con Flowers of Romance (1981), un album che vede la presenza di Martin Atkins alla batteria, ma anche l'assenza di Wobble al basso. Le invocazioni da muezzin di Lydon praticano qui un gioco di "call and response" con un'estesa strumentazione etnica che si sente a proprio agio sia con le sincopi funk che con i rumori inventati. I lieder funerei di quest'album attraversano esoterici labirinti freudiani, mentre Lydon, bardo della depressione psichica, espone i suoi testi nichilisti in uno straziante vortice di suoni estranei. Quando i locali da ballo nazionali adottarono gli umori depressi e gli abbigliamenti eccentrici, un suono più ballabile fu elaborato dalla nuova generazione di punk gotici. I Sisters of Mercy (1) furono probabilmente i più grandi e i più influenti di questa generazione. Il loro lugubre e demoniaco voodoobilly, ispirato dai Suicide e dai Cramps, ma propulso con la foga di un carro armato, non aveva uguali. Accoppiato a quella frenesia strumentale, il canto Morrissoniano di Andrew Eldritch creava una tensione che era al tempo stesso maestosa e devastante. Il culmine della loro carriera e il culmine del rock gotico fu Temple of Love (1983), la loro cerimonia più visionaria e trascinante. Floodland (1987) aggiunse un suono futuristico e opprimente, in gran parte merito di Jim Steinman. Altri gruppi devoti all'orrore furono gli Alien Sex Fiend (1), il cui album Who's Been Sleeping in My Brain (1983) era rockabilly più demente che macabro, i catastrophici Fields of the Nephilim, i romantici Gene Loves Jezebel ed i selvaggi Sex Gang Children.

Gothic-rock I Cultdi Ian Astbury e i Mission di Wayne Hussey sposarono i toni sinistri del dark-punk con l'hard-rock datato dei Led Zeppelin. I primi si ispiravano apertamente ad AC/DC, Cream, Free, Led Zeppelin, Doors e Rolling Stones, sebbene quella simbiosi funzionò alla grande in Spiritwalker (1984), She Sells Sanctuary (1985) e Love Removal Machine (1987), prima di diventare divi dell'heavy-metal. Gli In the Nursery (2), ovvero i gemelli Klive e Nigel Humberstone, furono unici nella loro interpretazione del gotico nella tradizione della musica classica ed elettronica. Il duo unì la musica cosmica di Klaus Schulze e la new-age di Constance Demby progredendo attraverso alcuni lavori formativi, tra i quali spiccano gli EP Temper (1985), Trinity (1987), il singolo Compulsion (1987)e due ulteriori album, verso una sintesi di idiomi musicali datati, quali il romanticismo teutonico e la decadenza centro-europea. Il loro formato favorito, perfezionato e semplificato sul loro terzo album, Koda (1988), utilizzava un'orchestra sintetizzata per emulare la magniloquenza di Wagner con un tempo marziale simile a quello in Mars di Holst. La musica, chiaramente ispirata più alla tradizione classica che a quella rock, aveva qualità malinconiche, visionarie e a tratti nostalgiche. I loro staccati sinfonici, che indulgevano in fiati e archi, furono abbelliti con collage di campionamenti. Semplificando ulteriormente le loro composizioni, gli In the Nursery produssero lavori più accessibili, quali L'Esprit (1990), e infine divennero un caso di pomposo synth-pop. Theomania (1988) dei Cassandra Complex offrì un veemente psychobilly a metà strada tra Suicide e Velvet Underground. Malgrado fosse essenzialmente un genere britannico, il dark-punk si diffuse anche nell'Europa continentale, ad esempio in Belgio con i La Muerte e in Svezia con i Brighter Death Now. Il terrore espresso da queste band fu l'altra faccia della cinica contestazione dei punk. Furono due differenti prospettive sulla stessa visione della vita e sulla stessa depressione nervosa. A parte questo, i dark si concentrarono sulla solitudine, sull'apatia, sulla paranoia e sul bisogno di un'apocalisse catartica. Gothic-hardcore La scena punk-rock di Los Angeles sperimentò un breve riflusso gotico che corrispose al dark-punk britannico. Se anche i risultati non furono eccelsi, gruppi quali gli Urinals, i 45 Grave, i Bpeople di Alex Gibson, i T.S.O.L. (True Sounds of Liberty) e i Kommunity Fk rispolverarono i cimiteri visitati pochi anni prima da Joy Division e Siouxsie Sioux. Pochi album spiccano sulla media. Una delle prime band gotiche, i Flesh Eaters (1), guidati dal colto e visionario Chris Dejardins (il "Divine Horseman"), registrò A Minute to Pray a Second to Die (1981), con Dave Alvin dei Blasters e John Doe degli X, un album che suona più come poesia alla Poe trasposta nel roots-rock che come disco punk. I Christian Death (1), la sinistra creatura del cantante Rozz Williams, firmarono le ballate arcane ed atmosferiche di Only Theatre of Pain (1982), un disco di grande influenza sul futuro del rock gotico.